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La nostra storia

L’Automobile Club Brindisi vide la luce qualche anno dopo l’istituzione della Provincia di Brindisi. Essa nacque nel 1927 dalla scissione dell’antica regione della Terra d’Otranto, suddivisa nelle tre province salentine. La provincia fu realizzata con l’unione di parte dell’allora Provincia di Lecce (18 comuni) e con due comuni dell’allora Provincia di Bari (Cisternino e Fasano).

E’ interessante sapere che la Provincia di Brindisi è stata la prima in Puglia a bitumare le proprie strade per agevolare il crescente traffico automobilistico, che trovava un grosso ostacolo nel fango d’inverno e nella polvere d’estate. La bitumatura fu sperimentata nel 1928 sul tratto Fasano città-stazione, e l’anno successivo sul tratto Ostuni città-stazione.

Da una ricerca storica condotta grazie al volume: “50 anni Auto e Sport”, edito da ACI nel1948, è risultato che l’Automobile Club Brindisi è stato fondato nel 1930 e da allora fa sentire la sua voce su tutti i temi della mobilità, primo fra tutti lo sport automobilistico.

Non si può non citare la cronoscalata Fasano-Selva. La prima edizione del 1946, vide la luce grazie agli Automobile Club pugliesi che riprendevano l’attività dopo la guerra. Gli AC di Bari e Brindisi progettarono una nuova gara di velocità in salita, da disputarsi lungo i 7 chilometri di tornanti e veloci curvoni che dalla periferia di Fasano conducono alla Selva, luogo di soggiorno estivo di molti abitanti delle due città. Dagli sforzi di Francesco Chieco e Ciccio Apruzzi, valente pilota di quegli anni, riuscirono insieme al loro staff a raccogliere circa trenta adesioni.
La 1° Coppa Selva di Fasano vide la luce il 15 settembre di quello stesso anno: il napoletano Sabatino Paganelli fu il primo a scrivere il suo nome nell’albo d’oro, vincendo la gara su Fiat 1100 Sport. Alcuni stop non danneggiarono l’immagine della competizione (nel biennio ’57-’58 la corsa si fermò per gli incidenti che in quegli anni stavano rattristando lo sport automobilistico) la cui fama aumentò di anno in anno, nel 1959 la 10ª “Coppa Selva” diventa prova del campionato nazionale, fino al 1967 quando a causa degli immancabili problemi economici si dovette interrompere la cronoscalata per nove anni. Ma nel 1975 intervenne un comitato cittadino (Azienda di Soggiorno e Turismo presieduta da Achille Colucci), che organizzò addirittura una colletta popolare e riportò la gara nel calendario sportivo locale.
La Coppa Selva di Fasano è diventata nel tempo una tradizione sportiva della Puglia automobilistica. Oggi il tracciato fa parte del Campionato Italiano Velocità Montagna.
L’edizione 2019 non è stata disputata per l’inizio dei lavori di messa in sicurezza della Strada statale 172 dir dei Trulli.